dettagli del progetto
Luogo: Castiglione di Sicilia (CT), Italy
Progettista: arch. Salvatore Contrafatto
Direttore dei lavori: arch. Salvatore Contrafatto
Collaboratori: ing. Salvatore Asero, ing. Giuseppina Cellino Caudo, ing. Giulia La Ganga Vasta, arch. Antonino Salanitro
Link: facebook album
Note: L’immobile, edificato agli inizi del Novecento, è costituito da diversi corpi di fabbrica che definiscono un imponente edificio rurale avente una planimetria a forma di U, con cortile interno aperto sul lato sud; la sua originaria destinazione era quella di supporto all’attività agricola che si svolgeva nel territorio circostante, infatti, oltre alla presenza di vani per abitazione, posti sul lato ovest del piano terra, ad uso del personale agricolo addetto, ancora oggi in tutto il piano seminterrato ed ai superiori piani del fabbricato, sono visibili aree per la lavorazione e lo stoccaggio di prodotti agricoli quali, palmento, frantoio, magazzini, etc. Progetto La vasta estensione di terreni coltivati a vigneti, presenti non solo nell’area circostante l’intervento, ma in tutto il territorio pedemontano nord etneo, avalla la realizzazione di una cantina, che si pone come impianto funzionale privato ma capace di fornire un’attività di servizio territoriale. L’intervento di ristrutturazione del fabbricato in esame sarà improntato sul massimo rispetto della tipologia strutturale, edile ed architettonica già esistente infatti, il recupero del manufatto sarà mirato al mantenimento delle suddette caratteristiche tipologiche e linguistiche con le eventuali integrazioni per le strutture e le finiture crollate o degradate, realizzate sempre nel rispetto della tipologia edilizia già esistente, nell’ambito rurale ed architettonico dell’area in esame. I principali interventi di carattere strutturale riguardano il rifacimento del solaio crollato fra gli ambienti della “lavorazione” al piano seminterrato e “l’imbottigliamento” al piano primo, con l’inserimento di un vano scala e un ascensore per mettere in comunicazione i due ambienti strettamente legati dalla loro complementarità funzionale. La particolare funzione che sarà svolta nei suddetti locali della cantina, legata alla lavorazione del prodotto vitivinicolo e al suo imbottigliamento, determina forti sollecitazioni sulle strutture portanti, per cui il rifacimento del suddetto solaio sarà realizzato in acciaio, su una struttura in acciaio, giuntata ed indipendente rispetto ai muri perimetrali dell’edificio. Negli ambienti destinati a deposito, posta al primo piano nell’ala est dell’edificio, sarà rifatto il soppalco, sempre con le stesse dimensioni e con la stessa struttura lignea di quello già esistente. Tutta la struttura del tetto e il relativo manto di copertura dell’edificio, saranno ristrutturati nelle zone parzialmente degradate, o integralmente rifatte utilizzando sempre la stessa tipologia costruttiva (sistema ad arcarecci o capriate) e stessi materiali, quali elementi portanti lignei, tegole in laterizi tipo “coppi alla siciliana”, riutilizzate da quelle esistenti o integrate con nuove tegole aventi le stesse proprietà costitutive, etc. Tutte le caratteristiche fisiche e linguistiche degli elementi di finitura saranno mantenuti, ristrutturati e valorizzati: - i paramenti murari esterni, realizzati in muratura a faccia vista in pietra lavica, saranno revisionati, ripuliti e trattati con idrorepellenti per proteggerli dal deterioramento; - tutti gli intonaci interni saranno a base di calce, idonei alle caratteristiche della bioedilizia, così come le tinteggiature interne saranno a base di resine naturali a dispersione, con certificazione ecobiocompatibile; - i paramenti murari misti, in pietra lavica a faccia vista ed intonaco, posti all’interno del fabbricato, come ad esempio nell’area “affinamento” del piano seminterrato, saranno ripristinati, ripuliti e valorizzati nella pregevole alternanza linguistica dei materiali; - gli infissi interni ed esterni saranno revisionati o integralmente rifatti, con le stesse caratteristiche tipologiche, sia nel disegno semplice e lineare, sia nel materiale ligneo o in ferro per le grate di protezione, cancelli o altre aperture di servizio; - le pavimentazioni saranno riproposte con le stesse tipologie ricorrenti nei fabbricati rurali della zona, come ad esempio le basole in pietra lavica nell’ambiente “affinamento” del piano seminterrato e le aree esterne al fabbricato, i pavimenti tipo cotto per le terrazze o alcune aree del cortile interno, mentre per gli ambienti specialistici della cantina, quali “lavorazione”, “imbottigliamento”, etc. saranno utilizzati pavimenti autolivellanti realizzati con miscele di resine termoindurenti.
Progettista: arch. Salvatore Contrafatto
Direttore dei lavori: arch. Salvatore Contrafatto
Collaboratori: ing. Salvatore Asero, ing. Giuseppina Cellino Caudo, ing. Giulia La Ganga Vasta, arch. Antonino Salanitro
Link: facebook album
Note: L’immobile, edificato agli inizi del Novecento, è costituito da diversi corpi di fabbrica che definiscono un imponente edificio rurale avente una planimetria a forma di U, con cortile interno aperto sul lato sud; la sua originaria destinazione era quella di supporto all’attività agricola che si svolgeva nel territorio circostante, infatti, oltre alla presenza di vani per abitazione, posti sul lato ovest del piano terra, ad uso del personale agricolo addetto, ancora oggi in tutto il piano seminterrato ed ai superiori piani del fabbricato, sono visibili aree per la lavorazione e lo stoccaggio di prodotti agricoli quali, palmento, frantoio, magazzini, etc. Progetto La vasta estensione di terreni coltivati a vigneti, presenti non solo nell’area circostante l’intervento, ma in tutto il territorio pedemontano nord etneo, avalla la realizzazione di una cantina, che si pone come impianto funzionale privato ma capace di fornire un’attività di servizio territoriale. L’intervento di ristrutturazione del fabbricato in esame sarà improntato sul massimo rispetto della tipologia strutturale, edile ed architettonica già esistente infatti, il recupero del manufatto sarà mirato al mantenimento delle suddette caratteristiche tipologiche e linguistiche con le eventuali integrazioni per le strutture e le finiture crollate o degradate, realizzate sempre nel rispetto della tipologia edilizia già esistente, nell’ambito rurale ed architettonico dell’area in esame. I principali interventi di carattere strutturale riguardano il rifacimento del solaio crollato fra gli ambienti della “lavorazione” al piano seminterrato e “l’imbottigliamento” al piano primo, con l’inserimento di un vano scala e un ascensore per mettere in comunicazione i due ambienti strettamente legati dalla loro complementarità funzionale. La particolare funzione che sarà svolta nei suddetti locali della cantina, legata alla lavorazione del prodotto vitivinicolo e al suo imbottigliamento, determina forti sollecitazioni sulle strutture portanti, per cui il rifacimento del suddetto solaio sarà realizzato in acciaio, su una struttura in acciaio, giuntata ed indipendente rispetto ai muri perimetrali dell’edificio. Negli ambienti destinati a deposito, posta al primo piano nell’ala est dell’edificio, sarà rifatto il soppalco, sempre con le stesse dimensioni e con la stessa struttura lignea di quello già esistente. Tutta la struttura del tetto e il relativo manto di copertura dell’edificio, saranno ristrutturati nelle zone parzialmente degradate, o integralmente rifatte utilizzando sempre la stessa tipologia costruttiva (sistema ad arcarecci o capriate) e stessi materiali, quali elementi portanti lignei, tegole in laterizi tipo “coppi alla siciliana”, riutilizzate da quelle esistenti o integrate con nuove tegole aventi le stesse proprietà costitutive, etc. Tutte le caratteristiche fisiche e linguistiche degli elementi di finitura saranno mantenuti, ristrutturati e valorizzati: - i paramenti murari esterni, realizzati in muratura a faccia vista in pietra lavica, saranno revisionati, ripuliti e trattati con idrorepellenti per proteggerli dal deterioramento; - tutti gli intonaci interni saranno a base di calce, idonei alle caratteristiche della bioedilizia, così come le tinteggiature interne saranno a base di resine naturali a dispersione, con certificazione ecobiocompatibile; - i paramenti murari misti, in pietra lavica a faccia vista ed intonaco, posti all’interno del fabbricato, come ad esempio nell’area “affinamento” del piano seminterrato, saranno ripristinati, ripuliti e valorizzati nella pregevole alternanza linguistica dei materiali; - gli infissi interni ed esterni saranno revisionati o integralmente rifatti, con le stesse caratteristiche tipologiche, sia nel disegno semplice e lineare, sia nel materiale ligneo o in ferro per le grate di protezione, cancelli o altre aperture di servizio; - le pavimentazioni saranno riproposte con le stesse tipologie ricorrenti nei fabbricati rurali della zona, come ad esempio le basole in pietra lavica nell’ambiente “affinamento” del piano seminterrato e le aree esterne al fabbricato, i pavimenti tipo cotto per le terrazze o alcune aree del cortile interno, mentre per gli ambienti specialistici della cantina, quali “lavorazione”, “imbottigliamento”, etc. saranno utilizzati pavimenti autolivellanti realizzati con miscele di resine termoindurenti.