dettagli del progetto
Progettista: gom. Antonio Garro, geom. Paolo Musso
Note:
Su incarico della Soprintendenza BB. CC. AA. di Enna, ai fini progettuali per la redazione del progetto “POR SICILIA 2000-2006 – Asse 2 – Misura 2.1.1 – RECUPERO E FRUIZIONE DEL PATRIMINIO CULTURALE ED AMBIENTALE – AZIONE B – CIRCUITO DELLE AREE ARCHEOLOGICHE” è stata rilevata per intero la zona denominata Stoà Ovest con l’uso combinato della strumentazione:
– Laser scanner Leica Scanstation II ;
– Stazione totale con puntatore laser;
– Gps topografico (base e rover).
Questa particolare combinazione di tecnologie ci ha permesso la restituzione 3D puntuale del sito preso in esame, con la successiva estrapolazione e produzione di elaborati grafici come piante, sezioni, sezioni panoramiche bidirezionali, ortofoto prospettiche, assonometrie, prospettive ecc.. Le nuvole dei punti, scaturite dal rilievo laser scanner, sono state georeferite così da consentire la sovrapposizione del rilievo su ortofoto parametrate, l’inserimento su piattaforma GIS e la predisposizione per la pubblicazione su Google Earth.
I RESTI
La zona archeologica occupa un’area di 20 ettari. L’Agorà o piazza principale è suddivisa in una piazza alta, delimitata da portici e una piazza bassa, attorno ad essa si trovano i resti degli edifici più importanti della polis, sul lato nord è stato edificato il Ginnasium, un lungo portico con ambienti di servizio probabilmente destinato ad attività sportive, ad est spiccano i resti di una fontana monumentale (Fontana delle Ninfe) del III secolo a. C., forse distrutta da un terremoto del I sec. a. C.. La piazza inferiore è fiancheggiata dal teatro realizzato in modo da consentire un effetto acustico ancora oggi apprezzabile. Accanto al teatro sorgevano il santuario di Demetra e Kore dove si trova una fornace ben conservata per la produzione di oggetti votivi in loco. Sul lato opposto della piazza inferiore imponenti contrafforti reggono i muri perimetrali del granaio principale della città. Anche qui sono visibili, ben conservate, due fornaci destinate a produzioni per l’edilizia.
QUARTIERI RESIDENZIALI
Ad est dell’Agorà si trovano diversi edifici residenziali. La Casa del Capitello dorico o del Saluto recante una iscrizione di benvenuto sul pavimento caratterizzato dall’utilizzo del cocciopesto abbellito da disegni geometrici fatti con tessere di pietra bianca. La casa di Ganimede così detta per la dalla presenza, in due stanze tuttora ben conservate, di pavimenti a mosaico tra i più antichi dell’arte ellenistica in Magna Grecia (III sec. a. C.) di cui uno riproduce il ratto di Ganimede. Verso nord si trova una grande dimora di ben 24 stanze detta Casa del Magistrato con pavimenti riccamente decorati. Accanto a questa si trova la Casa Sud-Ovest anch’essa rivestita da pavimenti decorati con tessere bianche e stelle a più colori. Altre 4 abitazioni si rinvengono nell’isolato successivo: la Casa delle Botteghe, la Casa del Palmento e la grande e bella Casa Pappalardo con mosaici e colonne ben conservati e la Casa delle 44 monete d’oro, dove venne trovato un ripostiglio con monete dell’epoca di Filippo II il Macedone, di Alessandro Magno, di Pirro ecc.