dettagli del progetto
Luogo: Catania, Italy
Direttore dei lavori: arch. Salvatore Contrafatto
Collaboratori: arch. Antonino Salanitro
Note: L’intervento riguarda la messa in sicurezza di alcuni immobili di proprietà dello IACP di Catania nel quartiere di “Monte Pò”, oltre che ad elementi comuni, e l’eliminazione delle criticità e dei danni che costituiscono pericolo per la pubblica e privata incolumità; sono state necessarie adeguate verifiche al fine del consolidamento di tutte le parti pericolanti e degradate. Negli stessi immobili sono stati individuati e localizzati, sia nei prospetti principali, sia nei retro prospetti, notevoli danni a frontalini e parapetti in c.a. dei ballatoi, in parte distaccati, con ferri d’armatura a vista e in parte rigonfi e/o fessurati, a causa di infiltrazioni e dilavamento di acque meteoriche che hanno determinato l’ossidazione dei ferri delle armature. Considerato che al fine di adempiere i provvedimenti sindacali emessi e l’ottenimento della revoca definitiva degli stessi per le motivazioni che ne hanno indotto l’emissione, oltre alla messa in sicurezza degli edifici, devono essere assicurati, anche ai fini etici e tecnici, i ripristini di tutti gli elementi di facciata degli immobili; a tal riguardo si è ritenuto congruente e doverosa l’utilizzazione del ponteggio per entrambi le fasi lavorative, il tutto per evitare notevoli sprechi economici, dovuti all’utilizzazione parziale del ponteggio di sicurezza.
Direttore dei lavori: arch. Salvatore Contrafatto
Collaboratori: arch. Antonino Salanitro
Note: L’intervento riguarda la messa in sicurezza di alcuni immobili di proprietà dello IACP di Catania nel quartiere di “Monte Pò”, oltre che ad elementi comuni, e l’eliminazione delle criticità e dei danni che costituiscono pericolo per la pubblica e privata incolumità; sono state necessarie adeguate verifiche al fine del consolidamento di tutte le parti pericolanti e degradate. Negli stessi immobili sono stati individuati e localizzati, sia nei prospetti principali, sia nei retro prospetti, notevoli danni a frontalini e parapetti in c.a. dei ballatoi, in parte distaccati, con ferri d’armatura a vista e in parte rigonfi e/o fessurati, a causa di infiltrazioni e dilavamento di acque meteoriche che hanno determinato l’ossidazione dei ferri delle armature. Considerato che al fine di adempiere i provvedimenti sindacali emessi e l’ottenimento della revoca definitiva degli stessi per le motivazioni che ne hanno indotto l’emissione, oltre alla messa in sicurezza degli edifici, devono essere assicurati, anche ai fini etici e tecnici, i ripristini di tutti gli elementi di facciata degli immobili; a tal riguardo si è ritenuto congruente e doverosa l’utilizzazione del ponteggio per entrambi le fasi lavorative, il tutto per evitare notevoli sprechi economici, dovuti all’utilizzazione parziale del ponteggio di sicurezza.